I problemi legati ai disturbi dell’udito in Italia sono spesso sottovalutati o ignorati. Ma come si presenta la situazione nel Bel Paese?
La sordità colpisce ben il 12% della popolazione, di cui la metà dopo gli 80 anni, il 25% tra 61 e 80 anni, ma il 14% ne è colpito già tra 46 e 64 anni, mentre pochi anni fa erano solo il 10%.
I problemi di udito sono in costante aumento e, entro 10 anni, si assisterà ad un aumento inesorabile del 2% dei casi. Attualmente un adulto su sette non ha un udito normale, uno su sei ha un difetto che incide sulla qualità di vita e uno su 10 necessita di un apparecchio per migliorare l’udito.
Nonostante tutto solamente uno su cinque fa uso di protesi acustiche.
I dati, diffusi dall’Airs Onlus (Associazione italiana per la ricerca sulla sordità – Onlus), evidenziano come il problema dell’ipoacusia sia largamente diffuso e come, prevenzione (in particolare screening neonatale) e diagnosi tempestive, siano le due chiavi per contenere la spesa pubblica legata a questa anomalia dell’orecchio.