Quando ci si rende conto di avere un calo di udito cosa bisogna fare e a chi rivolgersi?
Occorre in tal caso valutare se il disturbo uditivo è di tipo trasmissivo (ovvero a carico degli ossicini), percettivo (ovvero a carico del nervo acustico e/o dell’encefalo) o misto (entrambe le componenti citate). Come sovente accade in medicina, prima viene posta una diagnosi e maggiori sono le probabilità di successo terapeutico. In tal senso è consigliata una visita specialistica otorinolaringoiatrica.
Cosa succede durante la visita dell’otorino? E’ doloroso?
Lo specialista otorinolaringoiatra raccoglie i dati essenziali del racconto del paziente, esplora l’orecchio con un otoscopio (strumento con lenti e/o fibre ottiche) e, se il caso, con un microscopio. Insieme alla valutazione dell’orecchio viene in genere effettuata indagine completa del naso e della gola con un endoscopio a fibre ottiche, introdotto dalle narici, senza dolore grazie al sottile calibro dello strumento. Dopo questo si procede all’esame audiometrico, con cui vengono misurate le capacità di uditive a differenti frequenze e parole; i risultati sono riportati in un grafico. Completa il quadro l’esame impedenzometrico.
Quale è la causa più frequente di sordità?
La più frequente causa di sordità (ipoacusia) è legata all’invecchiamento dell’apparato uditivo. Concorrono alla sua insorgenza più o meno precoce fattori di rischio propri dell’individuo (dosaggio del colesterolo, circolazione sanguigna, malattie dell’orecchio, malattie neurologiche) e fattori ambientali (esposizione a rumore, traumi acustici, traumi da immersione).
Come ci si accorge di udire meno?
Le modalità sono variabili. In generale succede di non comprendere tutte le parole in ambienti rumorosi, di aumentare e diminuire frequentemente il volume della televisione, di chiedere di ripetere le parole, di non udire a distanza la suoneria del telefono o il campanello della porta.
Quali disagi provoca il calo costante di udito?
La perdita, anche semplicemente parziale, dell’udito oltre a creare gravi difficoltà nella comunicazione con gli altri individui, porta chi ne è affetto a perdere la propria sicurezza, la fiducia in sé stesso, ad innervosirsi con estrema facilità.