Con il termine sordità rinogena, si individua una tipologia di ipoacusia trasmissiva di vario grado, conseguente ad un’otite siero-mucosa
che si diffonde mediante un processo infiammatorio, presente nella mucosa nasofaringea.
Questa patologia è caratterizzata dalla presenza di un liquido presente nella cavità dell’orecchio medio. Solitamente, la frequenza della sordità rinogena
risulta più elevata in età infantile e in età avanzata.
La prima sintomo della sordità rinogena, risulta essere la mancata percezione di suoni penetranti durante la deglutizione o la sbadiglio, che successivamente possono trasformarsi in una graduale perdita della capacità uditiva, o da un ronzio persistente nall’orecchio.
Le cause della sordità rinogena sono innumerevoli e variano a seconda del soggetto che ne soffre.
Nei bambini, ad esempio, le cause più comuni sono riconducibili all’allergia nasale mentre, negli adulti, la sordità rinogena può essere determinata da sinusite, rinite e faringite e deviazioni del setto nasale.
In ogni caso esistono possibili terapie riguardo il trattamento della sordità rinogena, come:
La terapia farmacologica, con assunzione di antibiotici, mucolitici e decongestionanti nasali;
La terapia termale, molto efficace grazie alle caratteristiche idrogeologiche dei territori in cui è elevata la presenza di stazioni termali.
Nonostante si tratti di una terapia naturale ha delle potenzialità ai fini di un ottimo recupero del paziente, senza necessariamente comportarne
l’assunzione di specifici farmaci.
Questo tipo di ipoacusia non è cronica, pertanto, un tempestivo intervento potrebbe subito consentire la risoluzione di tale problema uditivo.
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