In Italia 3 milioni di italiani soffrono di acufene, quel fastidioso ronzio continuo che non fa altro che peggiorare la qualità della vita di chi lo percepisce.
La psicoterapia è considerata come un valido aiuto dato che può portare ad una maggiore consapevolezza nel paziente, consentendogli di convivere in maniera più serena con questo fastidioso ronzio. La terapia comportamentale può apportare un grande beneficio soprattutto ai pazienti con acufene cronico.
Fino ad ora, l’impatto positivo della psicoterapia sull’acufene era stato validato solo da piccoli studi, ma una nuova ricerca, dell’Università inglese di Bath, approfondisce meglio il tema utilizzando un numero più ampio di pazienti con acufene cronico.
I ricercatori hanno selezionato 182 pazienti con acufene in una clinica specializzata. I volontari, per otto settimane, hanno completato un programma di terapia cognitiva basata sulla consapevolezza. Le misure relative al disagio psicologico correlato all’acufene sono state annotate prima dell’intervento, dopo l’intervento e dopo un follow-up di sei settimane. Dopo l’intervento, sono stati rilevati miglioramenti del disagio correlato all’acufene nel 50% dei casi. I cambiamenti sono stati definiti ‘significativi’ e associati in particolare ad aumenti nell’accettazione dell’acufene e nella consapevolezza.