Alcune delle domande ricorrenti che mi vengono poste specialmente dai familiari della persona che dovrò protesizzare sono:
“mi scusi dottore, ma che durata ha una protesi acustica? Ogni quanto dovrò cambiarla?”
Considerata la spesa, anche io, se accompagnassi un mio familiare ad una visita del genere, vorrei avere queste informazioni.
Sono a conoscenza di alcune risposte che si sentono in giro del tipo: “dopo 5 anni li devi cambiare perché sono vecchi e obsoleti“.
Succede anche che per strategie di business, alcune aziende consigliano di sostituire gli apparecchi anche dopo 3 anni.
Perché accade questo?
Per comprendere queste strategie aziendali dobbiamo considerare un fattore importante; queste aziende sono orientate a fare grandi volumi di fatturato e naturalmente per farlo l’attenzione principale é rivolta quasi unicamente alla vendita del prodotto e le giuste strategie per poterla attuare.
Ma allora…quando bisogna realmente cambiare gli apparecchi acustici?
Chiariamo subito alcune cose importanti: le protesi non hanno un timer interno per l’autodistruzione e non hanno una data di scadenza. Dovremmo invece parlare di corretto funzionamento, cambio di tecnologia, prestazioni diverse ecc.
Tutte considerazioni diverse da fare ogni qualvolta ci si pone la domanda se é giusto o no cambiare i propri apparecchi acustici.
Se le protesi funzionano bene e riescono a dare le giuste prestazioni anche dopo 5 anni, perché essere obbligati a cambiarli?
Io ho una stupenda automobile da oltre 8 anni che non mi ha dato mai problemi, il confort e le prestazioni sono quelle che voglio, perché dovrei cambiarla?
La casa costruttrice della mia autovettura mi invia regolarmente la pubblicità sui nuovi bellissimi modelli descrivendomi le caratteristiche delle nuove tecnologie ma non mi dice mai che l’auto che possiedo é vecchia e obsoleta!
Sarà solo una mia decisione cambiarla.
Ma sarà solo perché ne sentirò la necessità. Magari invogliato dal design, dalla tecnologia, dal confort, dalle prestazioni. Ma sarò soltanto io a deciderlo.
Oppure;
La decisione sarà dettata da un esigenza specifica, qualsiasi, ma mia e solo mia.
Tornando sull’argomento protesi la cosa importante é sicuramente il rapporto di fiducia che si instaura con il proprio audioprotesista. Al momento dell’eventuale acquisto di protesi acustiche bisognerà intuire subito se se si tratta di un venditore o di un serio professionista.
Il professionista consiglierà una serie di soluzioni alla sordità da recuperare e alle pertinenti caratteristiche dello stile di vita dell’utente. Il prezzo sicuramente varierà a secondo dei problemi che la protesi dovrà compensare ma non solo.
La casa costruttrice, il centro studi che ha realizzato quel modello specifico, la serietà del laboratorio di assistenza, l’aggiornamento dei software di programmazione e il firmware interno delle stesse protesi, gli accessori, i pezzi di ricambio, e naturalmente le visite periodiche di controllo e di pulizia.
Tutto questo farà sicuramente la differenza che determinerà la durata nel tempo.
Non considerate mai argomenti allettanti come “lo sconto, il mese delle offerte o……………….. .Al momento dell’acquisto.
Se vi siete recati nel posto giusto per consegnare i vostri problemi acustici e ricevere la giusta soluzione ve ne accorgerete subito dal genere di accoglienza, dall’ambiente, dai test che vi faranno e da come sarà l’approccio nel spiegarvi un eventuale soluzione.
Considerate inoltre l’ipotesi che a volte la soluzione consigliata potrebbe essere anche quella che esteticamente vi piacerà di meno ma se vi é stata consigliata, la scelta sarà stata fatta solo in virtu’ del problema “sordità” e non quello “estetico” quindi emozionale.
é molto più difficile convincere un probabile acquirente, con una soluzione efficace che con una estetica.
Ma é proprio così!