Nistagmo vestibolare: parliamo di una manifestazione che lega udito e vista. Si tratta di un movimento involontario e ritmico degli occhi che condiziona i bulbi oculari portandoli a spostarsi lentamente in una direzione e poi molto rapidamente verso quella opposta.
E’ stata effettuata una classificazione del nistagmo in diverse tipologie, dipendenti dalle caratteristiche cliniche, dalle cause e dal tipo di movimento degli occhi. Quello di cui ci vogliamo occupare in particolare è il nistagmo vestibolare, dato che è quello che più interessa l’udito. Il termine vestibolare deriva dal fatto che questo disturbo interessa il sistema vestibolare, ovvero la parte dell’orecchio interno che racchiude il senso dell’equilibrio, dell’udito e dell’orientamento spaziale. Questo spiega come mai assai sovente, il nistagmo si accompagna a sintomi come ad esempio mal di testa, vertigini molto forti, nausea oltre, naturalmente, a difficoltà visive e uditive. Nei casi più importanti, il paziente affetto da questo disturbo non può praticare determinati tipi di sport a causa dei problemi di equilibrio che comporta.
Il sistema vestibolare invia i segnali di movimento ai neuroni i quali controllano i movimenti oculari e muscolari. Per questo motivo, qualora siano prsenti dei problemi al livello del vestibolo, viene influenzato il movimento degli occhi. Il nistagmo vestibolare, per questo motivo, non è da considerarsi una malattia, ma un sintomo di qualche problematica dell’orecchio interno.
Nistagmo vestibolare periferico e centrale
Cominciamo con il distinguere differenti tipologie di nistagmo può:
abbiamo quello congenito, cioè presente fin dalla nascita e quello acquisito, ossia sviluppato nel corso del tempo a seguito di malattie o traumi.
Le malattie che possono causarlo sono sia patologie oculari (come il glaucoma o la cataratta) sia uditive (infiammazione all’orecchio interno, sindrome di Meniere). Il nistagmo vestibolare è per lo più acquisito e può essere suddiviso in periferico o centrale.
Quello periferico, è conseguenza di un disturbo del labirinto dovuto a traumi, ischemie o abuso di farmaci ototossici, quello centrale invece è causato da una lesione dei connettori vestibolari centrali.
Il nistagmo vestibolare non può essere curato: spesso permane anche dopo che si è guariti dalla malattia che lo aveva scatenato. Tuttavia, esistono alcuni trattamenti in grado di diminuirne l’incidenza e migliorare sensibilmente la vista. Gli occhiali in primo luogo, anche se non impediscono il movimento degli occhi, aiutano indubbiamente a mettere meglio a fuoco oggetti e persone, così come l’utilizzo di ausili per ipovedenti. In casi poco frequenti, si può intervenire chirurgicamente per ridurre l’entità del nistagmo e rilassare i muscoli responsabili dei movimenti oculari.