L’inquinamento acustico può aumentare il rischio d’infarto

L’inquinamento acustico può aumentare il rischio d’infarto?

Sembra paradossale, ma il rumore eccessivo, soprattutto nelle città, può avere un impatto significativo sulla nostra salute cardiovascolare.

Come funziona questo legame?

  • Stress: L’esposizione prolungata al rumore provoca stress, innalzando i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aumentando la pressione sanguigna.
  • Disturbi del sonno: Il rumore, soprattutto durante la notte, interferisce con il sonno, alterando i ritmi circadiani e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.
  • Infiammazione: L’esposizione al rumore può innescare processi infiammatori nell’organismo, che a lungo andare possono danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di aterosclerosi.

Cosa dicono gli studi?

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato una correlazione tra l’esposizione al rumore e un maggior rischio di:

  • Infarto del miocardio: Soprattutto nei giovani con pochi altri fattori di rischio.
  • Ictus: L’esposizione al rumore del traffico, ad esempio, è stata associata a un aumento del rischio di ictus.
  • Altre malattie cardiovascolari: Come l’ipertensione e le aritmie.

Cosa possiamo fare?

  • Isolamento acustico: Dove possibile, isolare acusticamente gli ambienti domestici e lavorativi.
  • Limitare l’esposizione: Ridurre al minimo l’esposizione a fonti di rumore, come il traffico o la musica ad alto volume.
  • Favorire il relax: Praticare attività che favoriscono il rilassamento, come lo yoga o la meditazione.
  • Dormire bene: Creare un ambiente tranquillo e favorevole al sonno.

In conclusione, il rumore è un fattore di rischio per la salute cardiovascolare che non va sottovalutato. Proteggersi dall’inquinamento acustico è un passo importante per prevenire malattie cardiache.

Per prenotare un controllo dell’udito presso il nostro centro clicca qui