Indossare per la prima un apparecchio acustico è indubbiamente un momento speciale. Il soggetto con difficoltà uditive torna infatti di colpo a udire in modo ottimale. Tuttavia questo cambiamento radicale, per quanto indubbiamente positivo, può rendere necessaria una fase di adattamento.
Il primo, fondamentale aspetto di cui occorre tener conto è che il cervello deve adattarsi gradualmente a questa nuova condizione.
Con un udito ottimale vengono percepiti anche dei suoni che le difficoltà uditive avevano ormai fatto dimenticare, per cui la gamma di suoni ambientali che vengono percepiti può risultare fastidiosa.
Questo, in realtà, è normalissimo, ed è conseguenza del fatto che il cervello deve riabituarsi ad un udito fine. In generale questa fase di adattamento potrà durare dalle due alle tre settimane.
Inoltre per abituare gradualmente il cervello alla nuova condizione uditiva può essere una buona prassi quella di indossare l’apparecchio solo per un certo numero di ore al giorno, incrementandole gradualmente fino ad arrivare all’utilizzo per l’intera giornata.
Graduale dovrebbe essere anche la fruizione dell’audio di apparecchi tecnologici, come possono essere televisori e computer: da questo punto di vista può essere un ottimo “allenamento” quello di ascoltare dei telegiornali o comunque dei programmi analoghi, in quanto è presente, nei medesimi, una sola persona che parla in modo chiaro.