Essendo il sanguinamento delle orecchie un evento raro, quando si manifesta può suscitare ansia e paura. Per questo è importante conoscerne i motivi e soprattutto come intervenire per evitare complicazioni.
Essendo la pelle del condotto uditivo molto sottile, ed essendo al contempo l’intera area che coinvolge l’apparato uditivo è irrorata da molteplici vasi sanguigni, può accadere che si verifichino piccole escoriazioni o ferite superficiali all’interno del condotto uditivo, da cui deriva la fuoriuscita di sangue.
Talvolta l’utilizzo frequente del cotton fioc è la causa di questi piccoli graffi.
Questo strumento, se scorrettamente utilizzato, può arrivare a provocare lacerazioni anche più profonde fino alla lacerazione del timpano. In tal caso la fuoriuscita di sangue sarà accompagnata da dolore all’orecchio e presenza di pus o cerume.
Il sanguinamento può essere anche conseguenza di infezioni, in particolare quelle acute come l’otite purulenta o la miringite. L’otite, già trattata in precedenza nella nostra area scientifica, è un’infiammazione che può colpire l’orecchio esterno, medio o interno e, nel momento in cui si presenta in forma acuta purulenta, si accompagna alla fuoriuscita di pus.
La miringite invece è un’infiammazione della membrana timpanica che si presenta con la comparsa di vescicole e dolore all’orecchio.
Un altro rischio assolutamente da non sottovalutare, in merito al sanguinamento delle orecchie, è quello del trauma cranico, come conseguenza di una caduta o di un colpo violento alla testa. In questo caso è fondamentale comprendere immediatamente se il sangue che esce dalle orecchie è legato alla rottura del timpano o ad un’emorragia nella zona cranica, di gran lunga più grave.